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Bonus benzina ai dipendenti per l’anno 2022

Il D.L. n. 21 del 21 marzo 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2022, recante “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina”, ha introdotto importanti interventi in favore di imprese e lavoratori. In particolare, all’art. 2 viene prevista la possibilità – per i datori di lavoro privati e solo per l’anno 2022 – di erogare 200,00 euro, per ogni lavoratore dipendente, sotto forma di buoni benzina. I buoni non concorreranno né alla formazione del reddito, ai sensi dell’art. 51, co. 3, del TUIR (D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917), né alla formazione del reddito ai fini contributivi.

In particolare, al fine di contrastare l’aumento dei prezzi di carburanti, il Governo ha previsto:

  • una riduzione di 25 centesimi del prezzo dei carburanti, benzina e gasolio, attraverso un taglio delle accise sino a fine aprile. Il costo della misura viene finanziato dalla tassazione del 10% degli extraprofitti delle società energetiche.
  • buoni benzina fino a 200 euro esenti da tasse per il 2022, ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti. Si tratta in sostanza di voucher aziendali per l’acquisto di carburante.
Art. 2 Bonus carburante ai dipendenti
1. “Per l’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”.

2. “Agli oneri derivanti dal presente articolo valutati in 9,9 milioni di euro per l’anno 2022 e 0,9 milioni di euro per l’anno 2023 si provvede ai sensi dell’articolo 38”.

Soggetti interessati

La misura agevolativa non è rivolta a tutti, in quanto spetta unicamente ai dipendenti di aziende private. Quindi, si tratta di un voucher che possono fornire direttamente le aziende ai loro dipendenti. In cambio il governo garantisce alle società di non pagare sul buono alcuna tassa (cioè un’esenzione su Irpef e contributi Inps).
Infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico spiega che il buono è ceduto “a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore” che per il 2022 non concorre alla formazione del reddito. I buoni quindi sono esentasse. Questo significa che non viene calcolato all’interno dello stipendio, ma solamente come benefit extra.
Più in dettaglio, il voucher può essere erogato a tutti i dipendenti senza limiti di ruolo o reddito, sempreché il datore di lavoro abbia deciso di aderire alla misura.
L’unico paletto è che il destinatario deve essere – come detto – un lavoratore dipendente di aziende private. Dunque, non si rivolge ai possessori di partite IVA o ai dipendenti pubblici.
Inoltre, ad essere coinvolta è ogni azienda privata, di qualsiasi tipo: vengono escluse dunque le sole società pubbliche.

Condizioni di spettanza

Il D.L. spiega che per il 2022 “sono previsti finanziamenti per 9,9 milioni di euro e 0,9 milioni di euro per l’anno 2023”. Quanto alle condizioni di spettanza, non vengono fissate soglie ISEE, quindi non ci sono limiti al reddito. In questo caso, varrà per tutti (e non solo per le persone in difficoltà come per altri provvedimenti precedenti).

Modalità di richiesta

Non servirà per il lavoratore presentare alcuna domanda. Come detto, spetterà all’azienda decidere se e in che misura concedere il bonus. In altre parole, l’Esecutivo lascia direttamente alle aziende la possibilità di concedere o meno il bonus benzina ai dipendenti. Per questo non è necessaria alcuna istanza.

Compatibilità con i fringe benefit

Il buono per i carburanti non è una novità assoluta. Le aziende potevano già concedere fino a 258,23 euro annui per i cosiddetti “fringe benefit” (buoni acquisto, buoni carburante o buoni spesa). Durante la pandemia, si ricorda, l’importo è stato raddoppiato a 516,46 euro.

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